Molise, gioiellino da scoprire

Lontano dalle rotte più battute dal turismo, il Molise offre un territorio interessante dal punto di vista paesaggistico, storico e gastronomico.

Mare, colline e montagne! Una regione così piccola (la più piccola dopo la Valle d’Aosta) offre al turista tutto ciò che può desiderare: dalle spiagge bianche di Rio Vivo alle piste da sci di Campitello Matese e Capracotta, aree protette, oasi naturali, borghi storici, botteghe artigiane e buon cibo, dai sapori di terra a quelli di mare, tutti accomunati da simpatici nomi in dialetto molisano.

Nell’entroterra domina la carne di maiale, ingrediente principale di numerose pietanze, sughi e persino insalate e zuppe. Fra i grandi classici: trippa con peperoncino e finocchietto, larduocchi con peperoni sottaceto, fascadielle, ovvero polenta al ragù e formaggio, e pampanella, maiale al forno con aglio, peperoncino e una spruzzata di aceto, da gustare a San Martino in Pensilis, dove la pampanella è una vera e propria arte.
Fra le costanti della cucina molisana anche il pane - famoso quello di Venafro - impiegato in molte ricette come i maccheroni con la mollica, la checcètta, testine di agnello o capretto con molliche di pane condite con aglio, olio e prezzemolo, e triglie alla n’gorda ripiene di pane raffermo, noi proponiamo una rivisitazione della ricetta.

In riva al mare, un piccolo affaccio di 35 km sull’Adriatico, si gusta la scapece, alici fresche con aglio, olio, aceto, salvia e farina, brodetto di pesce, scampi ubriachi con cipolla, peperoni e prezzemolo, triglie alla termolese e crioli con baccalà e noci, baccalà fritto e al forno. Ovunque potrete gustare fusilli e cavatelli che, si dice, siano nati proprio qui in Molise. La ricetta classica dei cavatelli molisani prevede lo sposalizio con il ragù, sugo di verdure o broccoli, mentre nei fusilli ci si sbizzarrisce anche nell’impasto, che può essere preparato con acqua e farina o con le uova, spinaci, barbabietole o nero di seppia, poi conditi con sugo di verdure, carni miste, pesce o carne d’agnello.

Fra le tipicità da non perdere: caciocavallo di Agnone, un formaggio vaccino di latte crudo stagionato in grotta per almeno tre mesi, da consumare sul pane o grigliato; caprino di Montefalcone nel Sannio, prodotto con latte crudo di capre allevate allo stato brado, fresco sul pane, con marmellate o stagionano due mesi; capofreddo molisano, coppa preparata con gli scarti di maiale conditi con aglio, alloro, semi di finocchio, peperoncino “diavolillo” e scorza d’arancia. Fra le eccellenze, tartufo molisano bianco pregiato e scorzone e farro dicocco del Molise, un cereale antico da cui si ricava farina per pane e focacce, molto utilizzato anche per minestre, insalate e la tipica zuppa di farro con pomodoro, guanciale di maiale, aglio, cipolla e pecorino.

Lungo le Strade del Vino potrete gustare vini bianchi, rossi e rosati, come il Pentro di Isernia e il Biferno DOC tipico di Campobasso, “città-giardino”. E ancora Aglianico, Cabernet Sauvignon, Montepulciano, Sangiovese e Tintilia del Molise DOC, e altrettanti bianchi, Chardonnay, Falanghina, Greco, Moscato bianco, Pinot bianco, Sauvignon e Trebbiano. Buono anche l’olio d’oliva, in particolare quello di Casacalenda, Colletorto e Larino.

Il Molise vanta anche una tradizione dolciaria particolare: amaretti con mandorle e uova, cauciuni ripieni di pasta di ceci, caggiunitti ripieni di cioccolata, castagne e mandorle, ceppelliate con marmellata di amarene e peccellate ripiene di mosto cotto o marmellata.

Le bontà molisane non finiscono qui. Siete pronti a partire con noi?


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