"Lucania" coast to coast

La Basilicata, un tempo chiamata "Lucania", è una terra di origini antichissime, fuori dalle rotte del turismo di massa, eppure ricca di tesori e sapori.

Dall’Appennino Lucano e dalle vette del Sirino, si corre verso il mare attraverso piane e campagne ricche di storia, acque termali e paesi incantati. Nell’entroterra incontrerete borghi antichi e isolati come Craco, “paese fantasma”, rocche e bastioni, e sulla costa piccole spiagge, calette e grotte marine. Perla della regione? Matera, Capitale Europea della Cultura 2019.

I Sassi di Matera - abitazioni rupestri scavate nelle cave della Murgia - regalano un paesaggio unico. Potrete provare l’emozione di soggiornare in una delle grotte nella Civita, la parte più antica. Qui potrete assaggiare la Cialledda fredda, pane raffermo bagnato con succo di pomodoro fresco condito con olio, pomodori e cipollotti, e la Cialledda calda, pane affettato condito con aglio e guarnito di uovo, olive e alloro.
Il segreto di una ricetta così semplice?

Il Pane di Matera, a base di semola di grano duro e lievito madre, ottenuto per macerazione di fichi e uva. Non distante, vale una sosta il Castello del Malconsiglio di Miglionico, cittadina nota come “Piccola Napoli”, e Metaponto, dove sorge un antico tempio dorico dedicato a Hera. Gli amanti della natura potranno riposarsi o fare sport al Parco delle Dolomiti Lucane, al Parco Nazionale del Pollino ricco di acque termali, e ai Laghi di Monticchio, formatisi nel cratere del Monte Vulture.

In queste zone si possono apprezzare salumi e carne di Cinghiale, brasato, in umido o nel ragù, Lagàne e ciciri, pasta fresca di grano duro condita con ceci, aglio, cipolla, sedano, rosmarino, salvia e peperoncino. I vegetariani potranno saziarsi con la Crapiata, una zuppa di cicerchie, fave, grano e lenticchie, sostanziosa e saporita. In estate, trionfano le pietanza a base di Scorzone, tartufo nero meno pregiato, ma dall’aroma intenso.

Fra le eccellenze, cicerchia e salumi come la Lucanica, salsiccia di maiale macinata grossa con finocchietto selvatico o in versione piccante, tipica di Picerno e Cancellara, e il Pezzente, salsiccia dei poveri preparata con tagli meno nobili e interiora di agnello, maiale e vitello.

Menzione speciale ai formaggi! Canestrato di Moliterno a base di latte di capra e pecora pressato a mano dentro canestri di giunco. Padraccio, tipico del Parco del Pollino, con latte crudo di capra, fresco e a pasta morbida. Nel Potentino, Pecorino di Filiano, preparato solo con il latte intero di pecora Gentile di Lucania e stagionato in grotte di tufo per almeno 6 mesi.

Altra specialità, il Casieddu, un formaggio di capra reso unico dalla Calamintha Nepeta Savi, pianta aromatica che conferisce profumo e freschezza. Bello da vedere, il Casieddu è servito in foglie di felci legate da un rametto di ginestra, insieme a confetture di zenzero e zucca.

Nonostante la Basilicata si affacci su due mari, Ionio e Tirreno, la cucina è prevalentemente “di terra”, ma regala anche sapori marittimi come le Alici a' Scapice, fritte, dorate e marinate per un giorno intero con aglio, olio, pepe, origano e menta fresca.

In tutta la regione potrete gustare i Cavatelli, pasta fresca fatta a mano sul tagliere di legno, che acquista la perfetta porosità per il matrimonio con il sugo. Noi vi proponiamo la ricetta dei Cavatelli al Ragù!

Pronti a gustare la Basilicata nel piatto? Vi aspettiamo là!


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